Chef

Nato nel nord-ovest dell’Inghilterra, il viaggio di Jeremy nelle cucine professionali è tutt’altro che tradizionale. Insieme al padre cinese, avvocato, ed alla madre canadese, insegnante di balletto, cresce viaggiando per l’Europa, trascorrendo del tempo negli Stati Uniti e ad Hong Kong. Un accademico intuitivo, dotato di una dinamica cerebrale sinistra/destra unica, i suoi primi anni fino all’età adulta li trascorre ad assorbire il mondo in continuo cambiamento intorno a lui. Scienze, lingue, arti – niente all’interno della scuola o all’esterno è al di fuori dei suoi limiti, o sfugge al suo entusiasmo inquieto. 

La sua unica costante in tutto questo è il cibo, così presto riconosce il suo legame con gli studi, i sensi e, non a caso, anche la parte culturale.
Questa mentalità analitica estrema lo porta all’università e, dopo la laurea a Princeton, con una laurea (Magna cum Laude) in Lingue e Filosofia, si ritrova in Europa a lavorare con una società di private equity. Proprio qui si rende conto che la finanza non è adatta ai suoi molti interessi, cambia strada indirizzandosi verso la cucina, leggendo, analizzando e ricercando tutto ciò che può sul mondo della gastronomia. Più legge, più si immerge e si appassiona e, una volta trasferitosi a Londra, sa si lascia il mondo della finanza alle spalle per dedicarsi alla sua passione. 

Lavorando e mettendosi in mostra in grandi cucine, come il Noma di Rene Redzepi, l’Hibiscus di Claude Bosi, ed infine sotto Ashley Palmer Watts a Dinner di Heston Blumenthal, Jeremy applica il suo solito fervore accademico alla cucina. Per quasi 5 anni lavora instancabilmente, assorbendo ogni minima informazione, prendendo appunti, facendo ricerche nel tempo libero ed immergendosi nella ripetizione fisica e mentale dell’acquisizione di abilità e tecnica, per padroneggiare il mestiere dello chef. 
Nel 2017 lo chef apre, insieme ad un amico d’infanzia di origine africana, Iré Hassan-Odukale, il ristorante Ikoyi, caratteristico in quanto il menu propone molte portate della cultura africana. Nel 2019 Ikoyi conquista l’ambita stella Michelin.