Storia dello chef che voleva diventare ispettore Michelin

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Articolo a cura di Gourmagazine
4 Febbraio 2021

È il signore indiscusso del Mirazur, il ristorante stellato di Mentone che è diventato grazie a lui uno dei locali più prestigiosi e rinomati dell’intera Costa Azzurra, Mauro Colagreco, origini italiane come il nome lascia chiaramente intuire, è uno chef argentino che, dopo aver fatto tesoro delle esperienze presso alcuni mostri sacri della cucina francese, si è ritagliato uno spazio tutto suo nel firmamento gastronomico internazionale. La sua presenza a Top Chef Italia lo ha reso un volto noto anche per il pubblico televisivo: ecco la storia professionale e alcune curiosità sullo chef Italo-Argentino.

Mauro Colagreco nasce il 5 ottobre 1976 in Argentina, a La Plata.Le sue origini però sono italiane: è la nonna Amelia infatti, che gli trasmette tutta la passione per l’arte della cucina, sin da quando Mauro era bambino. Nel 2001, a 25 anni, attraversa l’atlantico per arrivare in Francia, dove ha lavorato con. Bernard Loiseau (fino alla sua morte nel 2003), con Alain Passard all.Arpège, con Alain Ducasse all’Hotel Plaza Athènèe, per un anno al Le Gand vèfour con Guy Marin.

Nel 2006 decide di tornare vicino al confine italiano, in Costa Azzurra, e di rilevare il ristorante Mirazur. Ad un solo anno dalla sua apertura,In un solo anno, sotto la sapiente guida di Colagreco, il Mirazur è diventato il più celebre tra i ristoranti di Mentone in questo primo anno Mauro guadagna già la sua prima Stella Michelin. Dopo inoltre svariati traguardi nel corso degli anni, nel 2012 arriva poi anche la seconda stella dalla prestigiosa Guida Michelin.

Ma è stato il 2019 l’anno della svolta per Mauro Colagreco poiché arrivano due riconoscimenti molto importanti per lo chef e tutto il suo team. Il Mirazur viene premiato come miglior ristorante al mondo per The World’s 50 Best Restaurants ed in seguito l’arrivo della terza Stella Michelin.

Per fortuna non è stato accettato come ispettore della Guida Michelin quando gli passò per la mente l’idea di abbandonare la professione da chef per passare dall’altra parte. Ecco cosa ha raccontato lo chef in un intervista riguardo a questa questione:

“Oggi posso dire che è stata una fortuna. È successo in un momento in cui stavo per abbandonare la professione, perché avevo molti dubbi.Penso che tutti i cuochi, e in generale quasi tutti, a un certo punto della carriera abbiano ripensamenti e indecisioni. In quel momento una delle opzioni che mi sono passate per la mente era di inviare il curriculum alla Michelin, ricevetti la risposta classica. Rigraziandomi per l’interesse mi dissero che non stavano cercando nessun ispettore, a ripensarci è divertente”.