Tecnica e intuizioni creative

Matteo Baronetto, classe ‘77, è uno chef pacato, riflessivo, a tratti disarmante. Una cucina personalissima, distintiva, caratterizzata da equilibrio, intuito e talento nell’esecuzione gli ha permesso di essere apprezzato e stimato dalla critica gastronomica anche a livello internazionale.
Allievo di Marchesi, per molti anni braccio destro di Cracco, guida le cucine di Del Cambio dal primo giorno del nuovo corso. A soli sei mesi dalla riapertura ha conquistato la stella Michelin.
Dirompente, sempre sperimentale, soprattutto colto; portavoce della materia prima come chiave di volta di ogni composizione. Le sue radici piemontesi – che mai hanno smesso di influenzarlo – lo guidano alla riscoperta della tradizione, mentre una tecnica solidissima, congiunta a sorprendenti intuizioni creative, lo conduce a realizzare piatti difficilmente etichettabili.
La sua ambizione, in un luogo così carico di storia, è creare, anche ai fornelli, “qualcosa che duri nel tempo”.