Siamo stati all'inaugurazione del nuovo locale dell'Antico Vinaio in Stazione Centrale e abbiamo fatto due chiacchiere con Tommaso Mazzanti

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Articolo a cura di Gourmagazine
13 Settembre 2022

Nuova apertura All’Antico Vinaio a Milano. Dopo la prima apertura in via Lupetta 12, a due passi dal Duomo, a giugno 2020 sfidando la sorte in piena pandemia Tommaso Mazzanti ha ufficialmente inaugurato il secondo negozio a Milano.

La scelta del posto non è casuale: il nuovo negozio si trova all’esterno della Stazione Centrale, sul lato di piazza Luigi di Savoia, luogo strategico per il via vai di passeggeri in partenza e turisti che arrivano in città, che nell’attesa di salire sul treno possono fermarsi a prendere una schiacciata da mangiare in viaggio.

All’Antico Vinaio Milano Stazione Centrale

La storia dell’Antico Vinaio inizia nel 1991, quando la famiglia Mazzanti prende in gestione una piccola rosticceria in via dei Neri, centro storico di Firenze, a 250 metri dalla Galleria degli Uffizi.

Pochi anni dopo avviene il primo evento chiave: i proprietari decidono infatti di allargare la loro attività prendendo in gestione anche il locale di fronte alla rosticceria, una vineria storica, che esisteva da oltre cent’anni. E che aveva come nome proprio l’Antico Vinaio.L’aspetto è quello di una tipica osteria classica osteria nella quale vengono serviti vino, salumi e piccoli piatti veloci. Ma a renderlo popolare è la schiacciata.

Daniele e Tommaso Mazzanti

Dopo l’apertura del secondo locale il successo del Vinaio aumenta notevolmente e si espande prima in Italia, con sedi a Roma, Torino, Milano e poi all’estero, a New York e Los Angeles.

Un successo internazionale per il proprietario Tommaso Mazzanti che abbiamo incontrato proprio ieri per fargli qualche domanda.

Come ti senti ad essere arrivato alla 12 esima apertura e la seconda a Milano?

È una bella soddisfazione, Milano è una delle città più importanti al mondo quindi affermarsi anche qui con un secondo locale è segno che stiamo facendo davvero bene. Tra poche settimane inauguriamo anche il secondo a New York, e vi svelo che per il prossimo anno stiamo già pensando alla terza apertura, sia a Milano che a New York.

Tutto questo è grazie anche ai ragazzi che lavorano per noi, siamo arrivati a quota 200 con il nostro staff. Questa per me è un ulteriore grande soddisfazione, siamo una grande famiglia.

Hai avuto problemi a trovare personale?

Posso dire di non aver mai avuto problemi, da noi i ragazzi hanno una possibilità di crescita incredibile. Molti ragazzi sono entrati nella nostra famiglia facendo panini e sono passati poi a fare i direttori o responsabili di negozio. È importante per me che si sentano parte di un progetto, ed essendo noi in continua espansione i ragazzi hanno tanta possibilità di crescita.

Pensi in un futuro di farlo diventare un Franchising?

Potrei farlo e “fare i soldi” detto molto brutalmente, ma non è il mio interesse. Sicuramente ad oggi non sceglierei mai di fare franchising, ma piuttosto un partner che mi aiuti nello sviluppo per avere sempre la possibilità di garantire la stessa qualità del prodotto. Ovviamente è più difficile perché un conto è cedere il marchio e aprirne 100 in due anni, un altro invece è fare da solo. Ci vuole più tempo e sicuramente il rischio è maggiore ma poi la soddisfazione è impagabile.

Il mio obiettivo non è quello di esserci, ma di esserci e fare bene. Abbiamo avuto delle offerte che per fortuna abbiamo avuto la forza di rifiutare perché avrebbero stravolto il nostro metodo. E per me è importante fare bene e mantenere la nostra qualità.

10 anni fa avresti mai immaginato che oggi saresti arrivato a questo punto? E dove ti vedi tra 10 anni?

Nel 2013 ho aperto il mio secondo locale a Firenze, il mio primo. È bellissimo pensare a dove siamo arrivati, se questo è stato l’anno delle certezze il prossimo sarà quello dove spingeremo sull’acceleratore. Abbiamo tirato su uno staff in grado di poter aprire dappertutto.

Tra 10 anni invece , non mi pongo limiti sinceramente, il mio sogno (che non è un limite) sarebbe quello di poter aprire a Dubai e Parigi, sono due posti che ho nel cuore oltre che due grandi città. Dubai sarebbe una grande scommessa per me, diversificare la clientela dell’antico Vinaio e avere un’ulteriore conferma. Parigi invece perché è una città da sogno, avere il proprio negozio a Parigi penso sia il sogno di chiunque.

Quale schiacciata consiglieresti a chi viene a trovarti per la prima volta?

Ne consiglierei 2. La Favolosa (sbriciolona, crema di pecorino fatta in casa, crema di carciofi e melanzane piccanti) che è stata creata assieme i miei genitori ed è stata tra i migliori panini al mondo, rappresenta veramente quello che è L’Antico Vinaio. L’altra è La Paradiso (mortadella, crema di pistacchio e stracciatella e granella di pistacchio) in America è tra le più richieste perché è la più rappresentativa dell’ Italia.

All’Antico Vinaio

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